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AJ TUSCANY

Progettati
per durare:
Scopri perché
i nostri gioielli
sono diversi

IDEA

Per creare i nostri gioielli ci ispiriamo a elementi naturali, architettonici e artistici presenti nella meravigliosa regione del centro Italia: la Toscana!

IDEA

Per creare i nostri gioielli ci ispiriamo a elementi naturali, architettonici e artistici presenti nella meravigliosa regione del centro Italia: la Toscana!

PROGETTO

Prepariamo delle bozze, dei disegni di come una collezione potrebbe svilupparsi. Si definiscono le dimensioni, i pesi i materiali nonché finiture, pietre e una prima idea di passaggi da effettuare.
Prepariamo delle bozze, dei disegni di come una collezione potrebbe svilupparsi. Si definiscono le dimensioni, i pesi i materiali nonché finiture, pietre e una prima idea di passaggi da effettuare.

PROGETTO

MODELLO

Partendo dalla cera Lucio crea un modello, una scultura vera e propria seguendo quanto definito in fase di progettazione. Un grande vantaggio della lavorazione dei gioielli con questa tecnica è che si ha fin da subito un’idea tangibile di quali saranno i volumi e le forme del gioiello finito. Questo passaggio richiede grande maestria, si tratta di fare una vera e propria scultura però dalle dimensioni molto ridotte e con tutte le accortezze del design e della funzionalità del gioiello.

MODELLO

Partendo dalla cera Lucio crea un modello, una scultura vera e propria seguendo quanto definito in fase di progettazione. Un grande vantaggio della lavorazione dei gioielli con questa tecnica è che si ha fin da subito un’idea tangibile di quali saranno i volumi e le forme del gioiello finito. Questo passaggio richiede grande maestria, si tratta di fare una vera e propria scultura però dalle dimensioni molto ridotte e con tutte le accortezze del design e della funzionalità del gioiello.

MICROFUSIONE

Per la trasformazione del modello dalla cera al metallo prezioso viene usata la tecninca della cera persa. Si tratta di una tecnica antica usata dagli etruschi e dai romani ma prima ancora dalla cività egizia millenni fa. Oggi giorno si usano materiali e strumenti più moderni però il procedimento è sempre lo stesso. Più modelli in cera vengono attaccati su un “tronco” sempre in cera formando così quello che viene chiamato albero. L’albero di modelli in cera viene posto in un cilindro di metallo e si versa del gesso molto fine fino a coprire tutti i modelli. Il tutto viene messo in un forno a circa 600°C e questa temperatura fa sì che il gesso si indurisca e la cera si sciolga. Si capovolge a questo punto il cilindro e la cera liquida viene versata lasciando così nel gesso dei vuoti che hanno la stessa forma dei modelli che erano in cera, per questo si chiama “fusione a cera persa”. A questo punto il metallo prezioso viene fuso a temperature intorno ai 1000°C e versato nel cilindro a occupare gli spazi vuoti di ciò che era prima in cera. Questo processo viene effettuato in laboratori altamente specializzati nel sud della Toscana.*
Per la trasformazione del modello dalla cera al metallo prezioso viene usata la tecninca della cera persa. Si tratta di una tecnica antica usata dagli etruschi e dai romani ma prima ancora dalla cività egizia millenni fa. Oggi giorno si usano materiali e strumenti più moderni però il procedimento è sempre lo stesso. Più modelli in cera vengono attaccati su un “tronco” sempre in cera formando così quello che viene chiamato albero. L’albero di modelli in cera viene posto in un cilindro di metallo e si versa del gesso molto fine fino a coprire tutti i modelli. Il tutto viene messo in un forno a circa 600°C e questa temperatura fa sì che il gesso si indurisca e la cera si sciolga. Si capovolge a questo punto il cilindro e la cera liquida viene versata lasciando così nel gesso dei vuoti che hanno la stessa forma dei modelli che erano in cera, per questo si chiama “fusione a cera persa”. A questo punto il metallo prezioso viene fuso a temperature intorno ai 1000°C e versato nel cilindro a occupare gli spazi vuoti di ciò che era prima in cera. Questo processo viene effettuato in laboratori altamente specializzati nel sud della Toscana.*

MICROFUSIONE

RIFINITURA

I modelli in metallo vengono tagliati via dall’albero, poi si tolgono i canali e controllati uno ad uno per assicurarsi che non ci sono imperfezioni. Vengono poi spazzolati e lucidati con varie frese.

RIFINITURA

I modelli in metallo vengono tagliati via dall’albero, poi si tolgono i canali e controllati uno ad uno per assicurarsi che non ci sono imperfezioni. Vengono poi spazzolati e lucidati con varie frese.

COATING

Il processo di coating (rivestimento) dei gioielli viene effettuato solo sui gioielli in argento o in bronzo e serve per dare un colore più vivo ai gioielli e per proteggerli da eventuali ossidazioni, processo naturale al quale i metalli sono soggetti. La maggior parte dei coating vengono effettuati in un laboratorio specializzato nella provincia di Arezzo e inizia con la preparazione del gioiello pulendolo da eventuali grassi ed elementi che potrebbero impedire il rivestimento uniforme. Una volta puliti i gioielli si usa l’induzione elettrica dando una carica negativa al gioiello e una carica positiva al metallo da far aderire sul modello in modo uniforme e si procede con un primo strato di metallo che farà da base e poi un ulteriore strato coprente di rodio, oppure palladio oppure oro puro (giallo o rosa) in base al risultato che si vuole ottenere. Questa tecnica viene chiamata galvanica. Infine i gioielli ricevono un’ulteriore trattamento trasparente che fa sì che il metallo coprente non si consumi e il gioiello abbia una vita molto più lunga, lo rende inoltre resistente anche a elementi corrosivi, come profumi o acqua di mare, anche se il consiglio è sempre quello di evitare il contatto per una durata nel tempo più lunga.Altri tipi di finitura vengono effettuati direttamente da Lucio nel suo laboratorio, per esempio l’ossidazione che da un aspetto anticato ai gioielli.
Il processo di coating (rivestimento) dei gioielli viene effettuato solo sui gioielli in argento o in bronzo e serve per dare un colore più vivo ai gioielli e per proteggerli da eventuali ossidazioni, processo naturale al quale i metalli sono soggetti. La maggior parte dei coating vengono effettuati in un laboratorio specializzato nella provincia di Arezzo e inizia con la preparazione del gioiello pulendolo da eventuali grassi ed elementi che potrebbero impedire il rivestimento uniforme. Una volta puliti i gioielli si usa l’induzione elettrica dando una carica negativa al gioiello e una carica positiva al metallo da far aderire sul modello in modo uniforme e si procede con un primo strato di metallo che farà da base e poi un ulteriore strato coprente di rodio, oppure palladio oppure oro puro (giallo o rosa) in base al risultato che si vuole ottenere. Questa tecnica viene chiamata galvanica. Infine i gioielli ricevono un’ulteriore trattamento trasparente che fa sì che il metallo coprente non si consumi e il gioiello abbia una vita molto più lunga, lo rende inoltre resistente anche a elementi corrosivi, come profumi o acqua di mare, anche se il consiglio è sempre quello di evitare il contatto per una durata nel tempo più lunga.Altri tipi di finitura vengono effettuati direttamente da Lucio nel suo laboratorio, per esempio l’ossidazione che da un aspetto anticato ai gioielli.

COATING

INCASTONATURA

I gioielli con pietre preziose o semipreziose, sempre naturali, richiedono la mano esperta di un’incastonatore. Il nostro artigiano incastonatore, Roberto, della provincia di Arezzo è anche un gemmologo e riesce così a offrire supporto e consigli anche sul miglior tipo di incastonatura adatta alla pietra selezionata. Il lavoro dell’incastonatore è molto complesso e richiede molta esperienza soprattutto se si vuole ottenere un risultato che sempre più si avvicina alla perfezione.

INCASTONATURA

I gioielli con pietre preziose o semipreziose, sempre naturali, richiedono la mano esperta di un’incastonatore. Il nostro artigiano incastonatore, Roberto, della provincia di Arezzo è anche un gemmologo e riesce così a offrire supporto e consigli anche sul miglior tipo di incastonatura adatta alla pietra selezionata. Il lavoro dell’incastonatore è molto complesso e richiede molta esperienza soprattutto se si vuole ottenere un risultato che sempre più si avvicina alla perfezione.

PUNZONATURA

Secondo le norme italiane a tutela del consumatore che deve avere ben chiaro quello che acquista, tutti i gioielli in metallo prezioso (argento, oro ecc) devono presentare, inciso sul gioiello stesso, due punzoni. Il primo è un numero che specifica la quantità in millesimi di metallo prezioso puro usato nella lega, per esempio 925 significa argento puro per almeno 925 millesimi mentre 750 significa oro 18kt. Il secondo punzone viene rilasciato solo previa iscrizione alla camera di commercio locale come produttori o artigiani di articoli di gioielleria e in seguito a controlli da parte della questura sul soggetto richiedente. Questo secondo punzone è composto da una stella, un numero che identifica esattamente l’azienda punzonatrice e due lettere che rappresentano la provincia in cui è stato rilasciato il punzone. Sui nostri gioielli la punzonatura finisce per SI (provincia di Siena) o per AR (provincia di Arezzo). I due punzoni dichiarano in modo inequivocabile al cliente che metallo è e chi garantisce il calo esatto dell’oggetto prezioso.
Secondo le norme italiane a tutela del consumatore che deve avere ben chiaro quello che acquista, tutti i gioielli in metallo prezioso (argento, oro ecc) devono presentare, inciso sul gioiello stesso, due punzoni. Il primo è un numero che specifica la quantità in millesimi di metallo prezioso puro usato nella lega, per esempio 925 significa argento puro per almeno 925 millesimi mentre 750 significa oro 18kt. Il secondo punzone viene rilasciato solo previa iscrizione alla camera di commercio locale come produttori o artigiani di articoli di gioielleria e in seguito a controlli da parte della questura sul soggetto richiedente. Questo secondo punzone è composto da una stella, un numero che identifica esattamente l’azienda punzonatrice e due lettere che rappresentano la provincia in cui è stato rilasciato il punzone. Sui nostri gioielli la punzonatura finisce per SI (provincia di Siena) o per AR (provincia di Arezzo). I due punzoni dichiarano in modo inequivocabile al cliente che metallo è e chi garantisce il calo esatto dell’oggetto prezioso.

PUNZONATURA

ALLA FINE DI OGNI PROCESSO PRODUTTIVO C’E’ UN CONTROLLO QUALITA’ MINUZIOSO NELLA NOSTRA SEDE

SOLO A QUESTO PUNTO IL GIOIELLO E’ PRONTO PER ESSERE MESSO IN VETRINA

* GIOIELLI UNICI E COLLEZIONI CONTINUATIVE

Alcuni gioielli sono dei pezzi unici, certificati da noi come pezzo unico che non verrà mai riprodotto uguale. Non è solo una promessa ma effettivamente, da un punto di vista pratico, non si potrà mai riprodurre uguale perchè la cera non esiste più. Pur provando a farne un’altro modello simile, essendo una scultura fatta a mano, non sarà possibile ricopiarlo al 100%. Altri gioielli invece fanno parte di collezioni continuative che abbiamo sempre disponibili. Per fare questo, una volta uscito il modello in metallo dalla fusione, viene usata una gomma per fare un calco del modello. Questa gomma potrà essere in seguito usata per riprodurre altre cere da fondere nuovamente.

Seguendo le normative europee in nessun gioiello è permesso utilizzare, nella fusione o nella galvanica, elementi nocivi come Nichel, Cadmio o Piombo e tutti i nostri collaboratori e fornitori seguono le norme come previsto.